Appunti da una lezione → Tempi.it
Breve resoconto d’un frammento di lezione.
Si legge il canto XXVII del Purgatorio: il sole tramonta, perciò Dante e le sue due guide, Virgilio e Stazio, si sdraiano perché di notte lì non si può camminare. Il poeta paragona la scena al riposo del mandriano e delle sue bestie: gli antichi saggi sono i pastori e lui è, più modestamente, la pecora. E che fanno le pecore? Se ne stanno ruminando manse e, sì ruminando, si addormentano.
Qui bisogna spiegare che la ruminatio, masticare e rimasticare lo stesso cibo, è parola che i Padri della Chiesa usavano per descrivere il metodo di appropriazione della Scrittura.
Un esempio moderno di istigazione alla ruminatio? Charles Péguy (gennaio 1973 – settembre 1914)…